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L’importanza del vaso di espansione nella caldaia: cos’è e come capire se è da sostituire

Il vaso di espansione è spesso ignorato finché non dà problemi, eppure è il polmone che assicura la salute dell’intero impianto di riscaldamento. Molti proprietari si concentrano sulla potenza o sull’efficienza della caldaia e non si preoccupano di questo componente, salvo poi ritrovarsi con pressioni impazzite o perdite d’acqua. In questo articolo spieghiamo a cosa serve il vaso di espansione, come funziona e quali sono i segnali che indicano che è arrivato il momento di sostituirlo.

A cosa serve il vaso di espansione

Quando la caldaia si accende, l’acqua contenuta nell’impianto si scalda e aumenta di volume. Senza un sistema che assorba questa dilatazione, l’aumento di volume genererebbe pericolosi sbalzi di pressione che potrebbero danneggiare la caldaia, i radiatori o le tubazioni. Il vaso di espansione svolge proprio questo compito: assorbe il volume d’acqua in eccesso e mantiene stabile la pressione del circuito.

Il vaso di espansione è un elemento idraulico fondamentale che tiene sotto controllo gli sbalzi di pressione all’interno del circuito. È costituito da un serbatoio metallico al cui interno una membrana di gomma divide lo spazio in due parti: un lato contiene acqua, l’altro contiene aria compressa. All’aumentare della temperatura, l’acqua si espande e la membrana si gonfia come un palloncino, assorbendo l’acqua in eccesso e mantenendo la pressione stabile.

Nelle caldaie moderne il vaso di espansione è un componente chiuso; esistono anche vasi di espansione aperti, posizionati in alto sull’impianto con un coperchio che si solleva per far uscire il vapore, ma sono ormai rari negli impianti domestici.

Come funziona e qual è la pressione corretta

La membrana del vaso si gonfia e si sgonfia per compensare le variazioni di volume dell’acqua. In condizioni normali, la pressione lato aria del vaso deve essere compresa tra 0,8 e 1,2 bar. Se la pressione scende al di sotto di questo intervallo, la membrana non avrà abbastanza “spinta” per assorbire l’acqua in eccesso; se invece sale troppo, la membrana non riuscirà a contenere l’espansione.

Per regolare la pressione si utilizza un valvolino (simile a quello di una camera d’aria) posto sul vaso. Prima di gonfiare il vaso occorre svuotare la caldaia fino a portare il manometro a zero bar, collegare un compressore e gonfiare lentamente fino a circa 0,9–1 bar. Queste operazioni devono essere eseguite a impianto freddo e preferibilmente da un tecnico qualificato.

Sintomi di un vaso di espansione malfunzionante

Un vaso di espansione che non lavora correttamente manda segnali chiari. Ignorarli può portare alla rottura della caldaia o al blocco dell’impianto.

  • Pressione instabile sul manometro. Oscillazioni continue della pressione, con picchi oltre 2 bar quando l’impianto è caldo e cadute a 0,5 bar a freddo, indicano che il vaso non sta assorbendo l’acqua in espansione.
  • Perdita d’acqua dalla valvola di sicurezza. Se il vaso non contiene l’acqua in eccesso, la pressione sale e la valvola di sicurezza scarica acqua. Questo fenomeno è spesso accompagnato da ricariche frequenti dell’impianto.
  • Rumori insoliti o radiatori freddi. L’aria che rientra nel circuito a causa di un vaso non funzionante può causare rumori di gorgoglio e termosifoni che non si scaldano uniformemente, un altro segnale di sfiatamento necessario.
  • Acqua che esce dal valvolino del vaso. Premendo il valvolino del vaso d’espansione dovrebbe uscire solo aria compressa; se esce acqua, la membrana interna è bucata e il vaso va sostituito.
  • Necessità di gonfiare spesso il vaso. Se dopo aver ristabilito la pressione corretta questa scende di nuovo nel giro di pochi giorni, la membrana è logora. Acea evidenzia che dover caricare frequentemente il vaso è un segnale di usura e che in tal caso è meglio procedere alla sostituzione.

Quando e come sostituirlo

Un vaso di espansione rotto o troppo usurato non può essere riparato: va sostituito. I principali segnali che indicano l’urgenza della sostituzione sono:

  1. Membrana bucata o sgonfia permanentemente. Come indicato sopra, la fuoriuscita di acqua dal valvolino è una prova certa che la membrana è rotta.
  2. Sbalzi di pressione persistenti nonostante la corretta manutenzione. Se dopo aver sfiatato i radiatori, controllato la valvola di riempimento e gonfiato il vaso la pressione continua a oscillare, il componente è alla fine della sua vita utile.
  3. Caldaia che va spesso in blocco. Molti apparecchi moderni interrompono il funzionamento quando la pressione supera un limite di sicurezza o scende sotto la soglia minima. Se questo accade di continuo, il vaso potrebbe essere il colpevole.

La sostituzione del vaso di espansione deve essere eseguita da un tecnico qualificato. Il costo del componente varia indicativamente tra 100 e 400 euro, a cui si aggiunge la manodopera. Durante la sostituzione, l’impianto viene svuotato, il vaso vecchio viene scollegato e sostituito, e infine si procede al riempimento e al corretto pressurizzo.

Buone pratiche di manutenzione

Per evitare di ritrovarti all’improvviso con il vaso di espansione rotto, è opportuno seguire alcune abitudini di manutenzione:

  • Controlla la pressione almeno una volta l’anno. Una verifica periodica della pressione del vaso e della caldaia (manometro) consente di individuare per tempo eventuali anomalie. Acea consiglia un controllo annuale e, se la pressione è sotto 0,8 bar, di ricaricare il vaso.
  • Sfiata i radiatori all’inizio della stagione. L’aria nei radiatori può falsare la pressione e far pensare a un problema del vaso. Sfiatarli regolarmente mantiene l’impianto efficiente.
  • Esegui la manutenzione annuale della caldaia. L’intervento comprende la verifica del bollino blu, il controllo della valvola di sicurezza e la regolazione del vaso. In questo modo il tecnico potrà rilevare in anticipo eventuali guasti.
  • Non effettuare interventi improvvisati. Gonfiare o sostituire il vaso richiede competenze specifiche; un errore può danneggiare la caldaia o compromettere la sicurezza. Rivolgiti a un installatore certificato.

In conclusione, il vaso di espansione è un componente indispensabile per la sicurezza e l’efficienza del tuo impianto di riscaldamento. La sua funzione di assorbire le variazioni di volume dell’acqua evita sbalzi di pressione che danneggerebbero caldaia e radiatori.

Pressioni anomale, perdite d’acqua o la necessità di gonfiare frequentemente il vaso sono segnali che non devono essere ignorati. Effettuare controlli regolari e sostituirlo quando necessario significa proteggere l’impianto e garantire comfort e sicurezza a lungo termine.