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Glicole nei pannelli solari termici: cos'è e a cosa serve

Negli ultimi anni, i pannelli solari termici sono diventati una soluzione sempre più diffusa per il riscaldamento dell’acqua sanitaria e il supporto al riscaldamento domestico. Un componente fondamentale del loro funzionamento è il glicole, un liquido che gioca un ruolo chiave nell’efficienza e nella sicurezza del sistema. In questo articolo scopriremo cos’è il glicole, a cosa serve, perché si utilizza e come gestirlo correttamente.

A cosa serve il glicole nel solare termico?

Il glicole è un fluido termovettore utilizzato all’interno dei circuiti dei pannelli solari termici. La sua funzione principale è trasportare il calore raccolto dai pannelli fino al serbatoio di accumulo o al sistema di scambio termico.

A differenza dell’acqua pura, il glicole ha caratteristiche che lo rendono ideale per il funzionamento di questi sistemi. Non solo è in grado di trasferire efficacemente il calore, ma offre anche una protezione contro il congelamento durante i mesi più freddi e contro la formazione di depositi che potrebbero danneggiare il circuito.

In sintesi, il glicole è essenziale per garantire che il sistema solare termico funzioni in modo sicuro ed efficiente tutto l’anno, indipendentemente dalle condizioni climatiche.

Perché si usa il glicole?

L’utilizzo del glicole nei pannelli solari termici è determinato dalle sue proprietà chimiche e fisiche che lo rendono superiore all’acqua semplice per questo tipo di applicazione. Ecco le sue funzioni e caratteristiche principali:

  1. Protezione contro il congelamento: il glicole ha un punto di congelamento molto più basso rispetto all’acqua. Questo significa che anche in presenza di temperature sottozero, il fluido non solidifica, evitando danni al sistema.
  2. Resistenza alle alte temperature: durante l’estate o nelle giornate particolarmente soleggiate, il fluido nei pannelli può raggiungere temperature elevate. Il glicole è in grado di sopportare queste condizioni senza evaporare o degradarsi rapidamente.
  3. Prevenzione della corrosione: molti tipi di glicole sono addizionati con inibitori di corrosione che proteggono i componenti metallici del sistema (tubature, scambiatori di calore, ecc.) dall’usura e dai danni.
  4. Riduzione della formazione di calcare: a differenza dell’acqua dura, il glicole non lascia residui di calcare, mantenendo il circuito pulito e prevenendo ostruzioni.

L’impiego del glicole è quindi una scelta indispensabile per massimizzare la durata e l’efficienza dei pannelli solari termici.

Quanti litri di glicole contiene un pannello solare?

La quantità di glicole necessaria per un impianto solare termico dipende dalle dimensioni e dal tipo di sistema installato. Generalmente, per calcolare il volume totale del fluido termovettore, si tiene conto della capacità dei pannelli solari, delle tubature e dello scambiatore di calore.

Un impianto di medie dimensioni, composto da due pannelli solari termici e un serbatoio di accumulo da 200-300 litri, può richiedere circa 10-15 litri di miscela di glicole e acqua. La miscela solitamente è composta da una percentuale variabile di glicole (30-50%) e acqua, in base al clima e alle condizioni specifiche dell’impianto.

Per determinare con precisione la quantità di glicole necessaria, è importante consultare il manuale tecnico del sistema o rivolgersi a un professionista.

Come riempire il glicole sui pannelli solari?

Riempire il glicole in un impianto solare termico richiede attenzione e l’uso di strumenti adeguati per evitare problemi al circuito. Ecco i passaggi principali:

  1. Preparare la miscela di glicole e acqua: prima di procedere, assicurati di avere la giusta miscela. Segui le indicazioni del produttore per ottenere la proporzione corretta.
  2. Spegnere l’impianto: prima di qualsiasi intervento, è fondamentale spegnere il sistema solare termico e attendere che il circuito si raffreddi.
  3. Utilizzare una pompa di riempimento: per inserire la miscela nel circuito, si utilizza una pompa manuale o elettrica. Questo strumento permette di immettere il fluido con la giusta pressione e di rimuovere eventuali bolle d’aria.
  4. Controllare la pressione: dopo il riempimento, verifica che la pressione del circuito sia conforme a quanto indicato nel manuale dell’impianto (solitamente tra 1,5 e 2,5 bar).
  5. Verificare la presenza di bolle d’aria: l’aria intrappolata nel circuito può compromettere l’efficienza del sistema. Assicurati di sfiatare l’impianto attraverso le apposite valvole di sfiato.
  6. Manutenzione periodica: il glicole perde efficacia con il tempo, soprattutto se esposto a temperature estreme. È consigliabile controllare lo stato del fluido ogni 2-3 anni e sostituirlo se necessario.

Se non sei esperto o non hai gli strumenti adeguati, è sempre meglio affidarsi a un tecnico qualificato per il riempimento e la manutenzione del glicole.

Il glicole è un elemento fondamentale per il corretto funzionamento dei pannelli solari termici. Conoscere il suo ruolo, sapere come gestirlo e mantenerlo nelle condizioni ideali ti permette di sfruttare al massimo il potenziale del tuo impianto solare, assicurandoti acqua calda e comfort in ogni stagione.